Il mulino "Gazzani", situato nella “bassa veronese”, ha da tempo cessato di macinare grano per essere usato esclusivamente come pila da riso e le sue origini risalgono tra la fine del ‘400 e i primi anni del ‘500. All' epoca della costruzione venne chiamato " Mulino Nuovo " per distinguerlo dall'altro di cui si serviva la comunità di Vigasio, collocato sul Tartaro presso il castello.

Alla fine del ' 700, il Mulino venne acquisito dalla famiglia Gazzani e, successivamente, dalla famiglia Soave che ancora oggi continua la secolare tradizione della pilatura del Riso Carnaroli e custodisce l’affascinante opificio posto sulle acque della Graicella.

Questa interessante realtà è visitabile ed è affascinante vedere le due grandi ruote idrauliche che, azionando vecchi e originali meccanismi, consentono la lavorazione del riso… "Le pale sono in azione, le cinghie e gli ingranaggi di legno trasmettono i movimenti, gli elevatori caricano senza posa le piccole quantità di riso, altre ruote si animano, le pulegge stridono, il moto si propaga ad altri ambienti per continuare la lavorazione…".

L’antico metodo di lavorazione non è solo una sorta di “attività museale”; attraverso la lenta attività svolta dai “pestelli” in legno che, con la loro punta “sgranano” il riso versato in piccole quantità dentro a secolari buche scavate in un monoblocco di pregiato marmo “rosso Verona”, il riso viene lavorato in maniera rispettosa, senza scaldarlo e mantenendo inalterate le sostanze proteiche.

In sintesi, si tratta di un Riso Carnaroli di grande qualità, capace di cuocere perfettamente ed omogeneamente.

Un ultimo consiglio: non essendo trattato con conservanti, è buona norma conservare questo riso in frigorifero.

Prodotto e confezionato da: Riseria Gazzani – Vigasio (VR) Italia

Conservare in luogo fresco e asciutto

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